sabato 30 marzo 2013

Aprile: il mese della Prevenzione dell’Ictus Cerebrale

Aprile: il mese della Prevenzione dell’Ictus Cerebrale
07:34 by I love Foods


Prende il via la Campagna di sensibilizzazione alla prevenzione dell’ictus cerebrale, grazie all’impegno delle circa 70 Associazioni nazionali, che fanno riferimento alla Federazione A.L.I.Ce. Italia Onlus (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), con numerose iniziative in tutta Italia.
Nel nostro Paese si verificano oltre 200mila casi di Ictus ogni anno e ben 930mila persone ne portano le conseguenze invalidanti, ma oltre il 50% degli italiani non conosce la malattia, e soprattutto non è al corrente che dagli inizi degli anni 2000 l’Ictus si può curare, mentre negli ultimi anni è stato dimostrato che una corretta prevenzione potrebbe evitare oltre l’80% dei casi: l’adozione della dieta mediterranea, il controllo della pressione arteriosa e della fibrillazione atriale, oltre all’astensione dal fumo e alla pratica di regolare attività fisica, rappresentano i fattori critici della corretta prevenzione.
L’Ictus non è però soltanto una malattia dell’anziano, come comunemente si crede: circa 10.000 casi, ogni anno, riguardano infatti soggetti con età inferiore ai 54 anni e l’incidenza dell’Ictus in soggetti giovani cresce di anno in anno. Secondo uno studio pubblicato da Neurology, negli ultimi 20 anni, la percentuale di persone tra i 20 ed i 54 anni, colpite da questa patologia, ha subito un incremento dal 13% al 19%; l’Ictus giovanile è la malattia neurologica più frequente dopo il trauma cranico; ad alcuni fattori di rischio “tradizionali” come ipertensione, fumo e aumento del colesterolo, ne va aggiunto uno nuovo, l’uso di droghe, dalle anfetamine alla cocaina, aumentato di 10 volte dal 1994 al 2005.
Non solo la prevenzione è determinante, ma anche gli interventi tempestivi. In diversi migliaia di casi si potrebbero poi azzerare o ridurre drasticamente gli effetti invalidanti con delle cure adeguate prestate nelle primissime ore dall’inizio dei sintomi.
Fondamentale a questo scopo è il trattamento trombolitico che, se effettuato entro le 4,5 ore dall’inizio dei sintomi in un Centro attrezzato per l’Ictus (STROKE UNIT), permette a circa un terzo delle persone, colpite da Ictus ischemico, di rientrare nel giro di pochi giorni alle proprie abitazioni, completamente guarite, e a quasi un altro 50% di tornare a casa in buone condizioni funzionali. Lo stesso vale per i pazienti colpiti da Ictus emorragico per i quali il trattamento presso strutture dedicate e da personale specificamente addestrato può fare la differenza fra la vita e la morte.
Purtroppo le STROKE UNIT nel nostro Paese non sono ancora diffuse in maniera capillare come dovrebbero. Su un totale stimato di oltre 350 STROKE UNIT, ne risultano operative meno di 160, concentrate principalmente nel Nord Italia: nel Sud Italia si muore più di Ictus Cerebrale che di infarto del miocardio proprio perché le Unità di Emergenza Ictus sono quasi assenti.
Una delle cause principali dell’Ictus è la Fibrillazione Atriale, anomalia del ritmo cardiaco più comune al mondo, che colpisce oltre il 20% di persone ultrasessantacinquenni.  La Fibrillazione Atriale è causa di circa 40.000 Ictus l’anno nel nostro Paese, ma con una diagnosi precoce e una cura appropriata, si potrebbero evitare ben 3 Ictus su 4, pari a 30.000 casi.
A proposito di prevenzione, un controllo periodico della pressione e della defibrillazione atriale possono fare la differenza. Così come un’alimentazione sana: secondo una ricerca pubblicata sempre sulla rivista Neurology il rischio ictus diminuisce del 55% consumando pomodori in quantità abbondanti, ma anche ortaggi in generale oltre a meloni e pere.

Tra le diverse conseguenze invalidanti dell’ictus c’è l’Afasia, ossia la difficoltà nel parlare, comprendere quanto detto, letto o scritto. Tuttavia, le lesioni subite non alterano l’intelligenza né la sfera emotiva. Una conseguenza di pari gravità è che spesso le persone che ne sono affette si privano dei rapporti a livello sociale e relazionale, isolandosi.
Consultando il sito www.aliceitalia.org sarà possibile conoscere l’elenco delle iniziative che si svolgeranno in tutta Italia.


giovedì 28 marzo 2013

Energy Drink casalingo

Energy Drink casalingo
12:27 by I love Foods


Se i vostri bambini hanno bisogno di una sferzata di energia, evitate le bevande energetiche zuccherate comperate al supermercato e provate questa ricetta ricca di energia 100% naturale!
La frutta e la yogurt mascherano l’amarezza del cavolo, rendendo questo frullato un ottimo drink che soddisfa anche i palati più esigenti.
 
Ingredienti
1 tazza di cavolo
1 tazza di lamponi congelati
1 tazza di latte di mandorla
½ tazza di yogurt greco

Indicazioni
Mettere tutti gli ingredienti nel frullatore e frullare finché il composto non  appare liscio.

mercoledì 27 marzo 2013

Il pompelmo ci aiuta a dimagrire!

Il pompelmo ci aiuta a dimagrire!
03:43 by I love Foods



Questo particolare frutto esotico si rivela una grande fonte di vitamina C, antiossidanti e licopene, una sostanza in grado di ridurre il rischio di alcuni tipi di tumore. Inoltre è un frutto povero di grassi, a basso contenuto di sodio e favorisce il metabolismo corporeo.
Esiste una correlazione tra il consumo di pompelmo ed il metabolismo, questo frutto viene infatti considerato un ottimo “brucia grassi” ed i nutrizionisti sono concordi nel sostenere che “più si beve succo di pompelmo e più si bruciano i grassi”. Ovviamente il solo consumo di pompelmo non ci garantisce la perdita di peso: è importante, infatti, seguire una sana alimentazione e praticare una quotidiana attività fisica per raggiungere il risultato sperato.
Il pompelmo, inoltre, è in grado di abbassare i livelli di insulina nel corpo e questo aiuta a regolare il metabolismo.
Secondo una ricerca condotta dagli scienziati del Centro di Nutrizione e Ricerca Medica presso la Scripps Clinic di San Diego, l’aggiunta del pompelmo o del succo di pompelmo ad ogni pasto, ci aiuta a perdere peso. Questo effetto è legato alla narigenina, una sostanza contenuta nel frutto, capace di bruciare i grassi.
Il pompelmo è anche ricco di fibre, acqua e povero di calorie  e contribuisce a conferirci una grande sensazione di sazietà.
Esistono diversi modi per gustare questo frutto. C’è chi preferisce il classico succo; chi, invece, lo preferisce sotto forma di frullato, con l’aggiunta di altri frutti come il melone, i mirtilli, le bacche, le more o le fragole. Infine, si può utilizzare il pompelmo come condimento per insalate. Ad esempio, è possibile impiegarlo con l’insalata verde e le carote romane: il sapore acido del pompelmo, in questo modo, si confonderà con il gusto dolciastro delle carote.

Valori nutrizionali (100g)
Carboidrati 6,2g
Proteine 0,6g
Lipidi 0g
Fibra totale 1,6g
Fibra solubile 0,54g
Acqua 91,2g
Colesterolo 0mg
Sodio 1mg
Potassio 230mg
Ferro 0,3mg
Calcio 17mg
Fosforo 16mg
Kcal 26

lunedì 25 marzo 2013

Ma quanti sono gli zuccheri aggiunti???

Ma quanti sono gli zuccheri aggiunti???
08:52 by I love Foods


Nei “nostri” prodotti quanto zucchero aggiunto ci sarà? Quanto zucchero ingeriamo senza nemmeno rendercene conto?
Purtroppo la foto non rende giustizia ai quantitativi reali e così ve li racconto:


Succo all’arancia Solidal 100% frutta – confezione da 1 litro: 0 grammi
Succo alla pesca biologico Viviverde Coop - confezione da 750 ml: 53 grammi equivalenti a 17,6 cucchiaini da caffè oppure a 10,6 bustine di zucchero
CocaCola - lattina da 330 ml: 35 grammi equivalenti a 12 cucchiaini scarsi da caffè oppure a 7 bustine

Sprite - lattina da 330 ml: 30 grammi equivalenti a 10 cucchiaini da caffè oppure a 6 bustine
RedBull – lattina da 250 ml: 27 grammi equivalenti a 9 cucchiaini da caffè oppure a 5,4 bustine
Succo di frutta Yoga Tasky – busta da 330 ml: 33 grammi equivalenti a 11 cucchiaini da caffè oppure a 6,7 bustine
Energade – bottiglia da 500 ml: 30 grammi equivalenti a 10 cucchiaini da caffè oppure a 6 bustine
Nesquik latte al cioccolato - confezione da 250 ml: 20 grammi equivalenti a 6,7 cucchiaini da caffè oppure a 4 bustine
Esthatè - brik da 200 ml: 22 grammi equivalenti a 7,3 cucchiaini da caffè oppure a  4,4 bustine
Caramella alla menta: 4,4 grammi equivalenti 1 bustina scarsa
Yogurt da bere Latte Maremma – confezione da 200 ml: 14 grammi equivalenti a 4,6 cucchiaini da caffè oppure a 2,6 bustine
Yogurt Viviverde alla frutta - confezione da 125 g: 11 grammi equivalenti a 3,6 cucchiaini da caffè oppure a 2,2 bustine
Kinder cereali – confezione da 23 g: 11 grammi equivalenti a 3,6 cucchiaini da caffè oppure a 2,2 bustine
Biscotto Abbracci - 1 pezzo: 2,5 grammi equivalenti a 0,7 cucchiaini da caffè oppure a 0,5 bustine

SONO QUANTITATIVI CHE IMPRESSIONANO!!!

La domanda che ci dovrebbe sorgere spontanea è: mi verrebbe mai in mente di mangiare 7 bustine di zucchero una dopo l’altra per dissetarmi!?! Eppure è quello che regolarmente succede quando beviamo la Coca Cola!
Vediamo però anche che esistono dei succhi che sono realmente privi di zuccheri aggiunti (pur contenendo comunque zuccheri, e quindi è sconsigliato consumarne in quantità elevate, ma sono gli zuccheri naturalmente presenti nella frutta).
Ricordiamoci questi dati quando scegliamo cosa dare di merenda ai nostri bambini. L’abbinamento Kinder Cereali + Estathè non è sicuramente una merenda sana, anche se la televisione continua a dirci esattamente il contrario…


Maschera mirtilli e pomodoro

Maschera mirtilli e pomodoro
07:16 by I love Foods


Questa maschera è in grado di prevenire le rughe, ridurre le infiammazioni e garantire luminosità per tutti i tipi di pelle.
Il trattamento, ideale contro la cute opaca ed invecchiata, illuminerà il tuo viso in pochissimo tempo.
Tutto questo è possibile grazie al potere dei mirtilli e dei pomodori, fonti inesauribili di vitamina C ed antiossidanti. I mirtilli costituiscono una grande fonte di antociani, pigmenti in grado di neutralizzare 
i radicali liberi e di rallentare lo sviluppo delle rughe. I pomodori producono, inoltre, il licopene un antiossidante che riduce il rossore cutaneo.
Questi alimenti se combinati con l’olio di nocciolo di albicocca (ricco di vitamina E e di antiossidanti, particolarmente utile contro le smagliature e garante di una formidabile elasticità cutanea), sortiscono un effetto sorprendente benefico per la cute.


Ingredienti
10 mirtilli
1/4 di pomodoro fresco
1 cucchiaino di olio di nocciolo di albicocca
2 gocce di olio essenziale di arancio dolce

Procedimento
Polverizzare i mirtilli ed il pomodoro nel frullatore per una decina di secondi.
Versare il contenuto in una ciotola e mescolare.
Aggiungere l’olio di nocciolo di albicocca e l’ olio di arancio dolce, in piccole dosi.
Dopo aver aggiunto tutti gli ingredienti mescolare fino ad ottenere un composto omogeneo.
Nel frattempo dilatare i pori cutanei strofinando sul viso un panno precedentemente imbevuto in acqua calda.
Stendere la maschera sul viso e lasciarla in posa per una ventina di minuti. Al termine del trattamento risciacquare bene con acqua fredda, avendo cura di rimuovere ogni residuo della maschera. Quindi idratare la pelle con la crema preferita.
Per ottenere un effetto vero e proprio sulla pelle, è bene applicare la maschera due volte alla settimana, soprattutto quando notiamo che la carnagione è particolarmente pallida o maculata.

Incredibile salsa ai mirtilli

Incredibile salsa ai mirtilli
04:19 by I love Foods


Un perfetto condimento estivo rinfrescante, da abbinare alle tortilla chips o a un pollo arrosto!

Ingredienti
(6-8 porzioni)
2 tazze di mirtilli selvatici freschi o surgelati (scongelati)
1/2 cipolla media (rossa o bianca), a dadini piccoli
1 peperoncino jalapeño, senza semi e tritato
1 peperone medio rosso a dadini piccoli
3 cucchiai di prezzemolo tritato o coriandolo
1/4 tazza di succo di limone o lime
1 cucchiaino di sale
Un pizzico di cannella

Indicazioni
Unire tutti gli ingredienti, aggiungendo i mirtilli per ultimi. Mettete in frigo almeno 1 ora per far fondere sapori.

Informazioni nutrizionali
Per porzione: 30 calorie
0g di grassi
0g di grassi saturi
colesterolo 0mg
sodio 290mg
carboidrati 9g
3g di fibre

domenica 24 marzo 2013

Le bibite zuccherate causano ogni anno 180mila morti nel mondo

Le bibite zuccherate causano ogni anno 180mila morti nel mondo
02:52 by I love Foods



Secondo una ricerca presentata all’Harvard School of Public Health di Boston alla conferenza annuale dell’American Heart Association, le bibite zuccherate a base di soda, le bevande sportive o Energy drink e i succhi di frutta dolci sarebbero responsabili ogni anno nel mondo della morte di 180.000 persone, 500 al giorno. Questa tipologia di prodotti consumati in tutto il mondo contribuirebbero all'eccesso di peso, ad aumentare il rischio di sviluppare patologie croniche come il diabete, le malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro.
Lo studio ha collegato l’assunzione di bevande zuccherate a 133.000 decessi per diabete, 44.000 per malattie cardiovascolari e 6.000 per neoplasie. Il 78%  di queste morti sono avvenute in paesi dove la popolazione ha redditi medio-bassi, piuttosto che in quelli più ricchi. Negli Stati Uniti nel 2010 circa 25.000 decessi sono stati collegati a questo tipo di bevande zuccherate!!
L’American Heart Association raccomanda di consumare non più di 450 calorie a settimana provenienti dalle bevande zuccherate, sulla base però di una dieta di 2.000 calorie.
I ricercatori hanno scoperto che su 9 regioni del pianeta nel 2010 la zona America Latina-Caraibi ha registrato il maggior numero di morti per diabete (38.000) legato proprio al consumo di bevande zuccherate, mentre l’Asia ha il maggior numero di decessi per patologie cardiovascolari (11.000). Tra i 15 paesi più popolosi del mondo, il Messico ha il più alto consumo pro-capite di bevande zuccherate e il tasso più alto di decessi: 318 morti per milione di adulti legate all'assunzione di bevande dolci. Mentre il Giappone, uno dei paesi con il più basso consumo pro-capite di bevande zuccherate del mondo, ha anche fatto registrare il più basso tasso di mortalità associato con il consumo di queste bibite: circa 10 decessi per milione di adulti.
Un problema quello delle bevande zuccherate che risulta dannoso soprattutto per i bambini. Fra i ragazzini che le consumano, le bibite di questo tipo sono la prima causa di un apporto calorico troppo alto. A dirlo uno studio della University of North Carolina di Chapel Hill pubblicato sull'American Journal of Preventive Medicine. Inoltre, il consumo di bibite come la soda dolcificata, i drink alla frutta e gli energy drink, e' associato anche con un più alto consumo di cibi poco sani. Gli scienziati hanno esaminato i dati provenienti dal 2003-2010 What We Eat in America e dai National Health and Nutrition Examination Surveys: i ricercatori hanno esaminato campioni provenienti da 10.955 bambini fra i 2 e gli 8 anni. Le bibite zuccherate sono le principali cause del maggior apporto calorico fra i bambini di 1-5 anni e quelli fra 6 e 11 anni.

giovedì 21 marzo 2013

Maschere di benessere per il viso

Maschere di benessere per il viso
02:11 by I love Foods



Ecco alcune ricette di semplici maschere di bellezza per il vostro viso con ingredienti totalmente naturali.

1.     Uovo e miele
Per pelli normali e secche
Mischiare 1 cucchiaio di miele, 1 rosso d’uovo, ½ cucchiaio di olio di mandorla e 1 cucchiaio di yogurt naturale.
Applicare sul viso pulito e lasciar agire per 15 minuti, risciacquare con acqua calda.

2.     Uovo, avocado e argilla
Per pelli normali e miste
Mischiare un cucchiaio di argilla in polvere con 1 rosso d’uovo, ¼ di avocado ridotto in purè, e q.b. di amamelide per creare un mix liscio e corposo.
Applicare sul viso e lasciare agire per 15 minuti, risciacquare con acqua calda.

3.     Uovo e yogurt
Maschera per il viso idratante e ammorbidente per tutti i tipi di pelle
Mischiare 2 rossi d’uovo con 2 cucchiai di yogurt naturale.
Massaggiare sul viso e lasciar agire per 10 minuti e poi sciacquare con acqua calda.

4.     Allo zucchero
Maschera esfoliante per tutti i tipi di pelle
Mischiare 2 cucchiai di zucchero di canna con 3 cucchiai di acqua calda fino a che non si forma una pasta.
Massaggiare sul viso e poi risciacquare con acqua calda. Un’alternativa è rimuovere la maschera con una spugna calda e umida.

5.     Caffè e cocco
Maschera rivitalizzante, per tutti i tipi di pelle
Mischiare 4 cucchiai di caffè macinato con 4 cucchiai di polvere di cocco, 8 cucchiai di latte o yogurt, e 2 cucchiai di miele fino a che non si forma una pasta dalla consistenza soda e liscia.
Applicare sul viso pulito e lasciar seccare. Rimuovere con un panno bagnato di acqua calda.
Alternative:
Si può sostituire il latte/yogurt con 1 uovo oppure, per chi ha la pelle particolarmente secca, con olio d’oliva o di mandorla. In questo caso, ridurre di metà la quantità (e quindi 4 cucchiai al posto di 8).
Per chi ha la pelle grassa è suggeribile sostituire il miele con succo di limone.

6.     Avocado e miele
Maschera idratante per pelli normali e secche
Mischiare ½ avocado con 3 cucchiai di miele e applicare sul viso. Lasciare agire per 10 minuti e poi risciacquare con acqua tiepida.

martedì 19 marzo 2013

Biscotti allo yogurt

Biscotti allo yogurt
03:55 by I love Foods


Favolosi biscotti senza uova e senza burro, ideali per chi non vuole rinunciare a un dolce goloso, anche se segue una dieta ipocalorica e con pochi grassi.
Provare per credere!!

Ingredienti
200g farina 00
1 vasetto yogurt bianco magro
50g di farina di riso
45g di olio di semi
6g di lievito per dolci
Buccia grattugiata di 1 limone
Buccia grattugiata di 1 arancia
Zucchero a velo per decorare

Preparazione
Mescolare insieme tutti gli ingredienti. Impastare il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido. Lasciare riposare il composto in frigo per circa mezz’ora. Stendere la pasta e ritagliare i biscotti con gli stampini. Cuocere in forno già caldo (180°C) per circa 10-12 minuti.

Valori nutrizionali per porzione
276 calorie
8g di grassi
46g di carboidrati
6g di proteine
4g di fibre

Grasso addominale: aumenta il rischio di diabete e infarto

Grasso addominale: aumenta il rischio di diabete e infarto
03:18 by I love Foods



Il grasso addominale è la sede che si associa al maggior rischio di incorrere in malattie cardiocircolatorie e neurodegenerative; in altre parole accresce la probabilità che un soggetto possa sviluppare angina, infarto, ipertensione arteriosa, diabete, ipercolesterolemia, aumento dell’acido urico e dei trigliceridi, in grado di ridurre significativamente la qualità e le aspettative di vita!
Quindi conoscere il solo peso corporeo non basta più, occorre sapere la propria composizione corporea e la localizzazione della massa grassa.
Fortunatamente non tutto il grasso corporeo è così pericoloso; ad esempio il grasso tipicamente femminile, con localizzazione a livello di fianchi e cosce, non rappresenta un serio pericolo per la salute; al contrario il grasso che si localizza in sede addominale, tipicamente maschile, la cosiddetta “pancia”, è un vero e proprio fattore di rischio, in quanto la sua presenza è correlata con un aumento della mortalità. Quando si parla di pancia non si intende il grasso superficiale sottocutaneo, che in quella sede si può sempre depositare ed è facilmente sollevabile in pliche di piccolo o grande spessore, ma si intende quello localizzato in sede profonda, viscerale, che costituisce il tipico addome globoso e teso, che spesso è in grado di compromettere la stessa funzione respiratoria.
Tipicamente l’uomo presenta entrambi i tipi di accumulo (sottocutaneo e viscerale), nelle donne, invece, dopo la menopausa si assiste ad un cambiamento nella sede di accumulo assumendo un aspetto più androgeno, passando ad un rischio cardiovascolare pressoché identico a quello degli uomini.
Per sapere sei il grasso che “indossiamo” è pericoloso per la nostra salute, occorre vedere dov’è localizzato, e nessuno strumento si è rilevato più sensibile del classico centimetro da sarta. È stato dimostrato che la misura della circonferenza addominale è una spia fedelissima della quantità di grasso addominale e sono state individuate le misure oltre le quali si entra nell’area di rischio, che sono: 80 cm nel sesso femminile e 94 cm in quello maschile. Certamente una condizione di sovrappeso o, peggio, di obesità moltiplica questo rischio!
Ma quali sono i fattori che favoriscono l’accumulo di grasso in sede addominale? Ci sono fattori che non si possono modificare come il sesso, l’età, la familiarità. Vi sono poi dei fattori modificabili dal soggetto stesso, che sono quelli su cui si dovrà intervenire per prevenire o debellare il problema: la corretta alimentazione, non solo come quantità ma anche come qualità e una regolare attività fisica. Infine è stato dimostrato che il consumo di vino e superalcolici si associa ad un sensibile aumento del grasso addominale, come anche lo stress.
Ma come si misura la circonferenza addominale?? La misura va effettuata nel punto a metà strada tra il margine inferiore delle coste e il margine superiore della cresta iliaca. Va quindi sfatato il mito che la misura si effettua all’altezza dell’ombelico!
Dunque, mano al centimetro e occhio ai buchi della cinta, se si vogliono verificare nel modo migliore i progressi compiuti settimana dopo settimana. È stato calcolato che per ogni centimetro di circonferenza addominale che si perde, il rischio cardiovascolare si abbatte del 5%; ciò vuol dire che la perdita di soli 10 cm, riduce il rischio del 50%.


giovedì 14 marzo 2013

I rischi della dieta iperproteica

I rischi della dieta iperproteica
03:58 by I love Foods


Una dieta iperproteica, sbilanciata verso il consumo eccessivo delle proteine, può arrecare danni all'organismo? Secondo i nutrizionisti la risposta è sì, soprattutto se fa parte delle abitudini alimentari di lunga durata, che prevedono l'eliminazione totale dei carboidrati.
Il motivo dipende dal fatto che, per adempiere al suo corretto funzionamento, l’organismo ha bisogno di un’alimentazione equilibrata che prevede la ripartizione di carboidrati, proteine e lipidi.
Non si possono eliminare del tutto i carboidrati, perché, insieme all’ossigeno e trasformandosi in glucidi, costituiscono l’energia vitale necessaria a tenere in vita l'organismo.
Comunemente si pensa che eliminando completamente dalla dieta i grassi e i carboidrati si perderà il tessuto adiposo. Certo, questo è vero. Però se si assumono solo le proteine, l’organismo dovrà necessariamente utilizzare le riserve di glucosio contenute nel fegato e nei muscoli.
In altri termini, l'esclusiva assunzione di proteine non assicura un vero nutrimento poiché l’organismo, "bisognoso" di glucosio per motivi funzionali, andrà a demolire le fonti energetiche di glicogeno e lipidi contenute nei tessuti muscolari e nel fegato.
Il primo danno consiste quindi proprio nell’utilizzo di questa riserva energetica che è predisposta costituzionalmente a non essere intaccata. Una volta che è stata usata, deve essere intergrata perché è proprio l’organismo che lo richiede.
Per questo motivo è impossibile resistere ad osservare a lungo una dieta iperproteica priva di carboidrati. Appena si riprenderà a mangiare zuccheri e carboidrati, si recupereranno i chili presi!! E' il metabolismo stesso ad essere alterato. Smettendo di assumere carboidrati è come se  venisse inviato al cervello un messaggio di dover integrare le riserve energetiche, non appena queste riprenderanno a essere riempite. Il  risultato? L’accumulo e la ripresa di chili in eccesso.
Ecco spiegato il motivo per cui seguendo un regime iperproteico, inizialmente il corpo riesce a funzionare utilizzando le riserve energetiche, ma poi necessiterà di integrazione. 

Altri rischi
Un eccessivo introito di proteine procura danni renali perché produce la  formazione di acido urico che, depositandosi nei reni, comporta un maggior rischio di calcoli renali.
Persino il metabolismo del calcio viene alterato: ciò implica un malassorbimento osseo che può favorire l’osteoporosi.
Un altro inconveniente è costituito dall’ipotrofia muscolare, cioè il ridimensionamento dei muscoli.
Si possono verificare inoltre stati di astenia marcata e alterazione dei ritmi di sonno-veglia, per cui sarà più facile incorrere in problemi di insonnia.
L’eccesso di proteine determina inoltre la formazione di corpi chetonici, ovvero sostanze tossiche che si generano in seguito all’utilizzo di altre fonti energetiche da parte dell’organismo. Ciò induce stati di malessere e un’intossicazione generale.
In conclusione, i rischi di una dieta iperproteica sono abbastanza consistenti per poter asserire di seguire un regime dietetico equilibrato.

Biscotti integrali

Biscotti integrali
03:31 by I love Foods


Questi favolosi biscotti sono ricchi in fibre, facili da preparare ma soprattutto buonissimi!
La fibra contribuisce al benessere dell'intestino e di tutto il nostro organismo: aumenta la flora batterica favorendo l'equilibrio e previene alcune malattie grazie alle sue proprietà igroscopiche: trattiene l'acqua e assorbe le sostanze tossiche che si accumulano soprattutto nel colon.
Inoltre è un valido aiuto nel trattamento dell'obesità perché aumenta il senso di sazietà, ha un'azione anti-colesterolo e rallenta l'assorbimento di zuccheri e grassi.

Ingredienti
200 gr di farina integrale
50 gr di farina tipo 0
un pizzico di sale marino integrale
mezzo cucchiaino di bicarbonato
80 gr di  latte di riso
90 gr di olio extra vergine di oliva
150 gr di malto di riso
un pezzetto di vaniglia in bacca
50 gr di zucchero di canna

Procedimento
Mescolare da una parte le farine, il sale e il bicarbonato. Dall'altra il latte, l'olio, il malto, lo zucchero e i semini della vaniglia.
Unire il composto liquido alle farine e mescolare energicamente.
Distribuire il composto ottenuto su una teglia ricoperta di carta da forno versando per biscotto circa due cucchiai di impasto. Distanziare bene i biscotti perché si allargano durante la cottura. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti circa o fino a quando avranno un bel colore dorato. Si possono girare a metà per non farli scurire troppo.

Meno sale più salute!

Meno sale più salute!
03:01 by I love Foods


È cominciata la settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale, organizzata dal World Action on Salt and Health (WASH) che si tiene ogni anno dall’11 al 17 marzo a cui partecipano anche i pediatri italiani, che hanno stilato dieci regole "scaccia-sale" per aiutare i genitori ai fornelliIn Italia l'iniziativa è organizzata dalla Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU), in collaborazione con il Gruppo di lavoro Intersocietario per la Riduzione del Consumo di Sodio in Italia (GIRCSI). 
Un'alimentazione poco salata fin da piccoli è fondamentale per evitare problemi come l'ipertensione, ma nei nostri piatti, compresi quelli dei bambini, c'è troppo sale!
Secondo un'indagine condotta nel Regno Unito, quasi 3 bambini su 4 assumono ogni giorno una quantità di sale superiore a quella massima raccomandata (400 mg al giorno fino ai 12 mesi).
Anche in Italia il consumo medio di sale pro capite è di 10 grammi al giorno, e il 90% della popolazione (inclusi bambini e adolescenti) eccede il limite massimo definito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità di 5 grammi al giorno. Eppure, per piccoli e grandi, è sufficiente la quantità di sale naturalmente contenuta negli alimenti, senza alcuna aggiunta.
Consumare fino a 5 grammi (un cucchiaino da caffè) in meno di sale al giorno riduce del 23% il pericolo di avere un ictus e del 17% il pericolo di avere una malattia del cuore. 
Ecco alcuni consigli pratici:  
1. Insaporisci i cibi con erbe aromatiche fresche, spezie o usando limone e aceto
2. Controlla sempre le etichette, anche delle acque minerali
3. Quando sono disponibili, scegli prodotti a basso contenuto di sale (ad esempio pane ed altri derivati dei cereali senza aggiunta di sale)
4. Limita l’uso di condimenti contenenti sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape)
5. Non aggiungere sale nelle pappe dei tuoi bambini almeno per tutto il primo anno di vita ed abituali ad apprezzare cibi poco salati
6. Latte e yogurt sono una buona fonte di calcio con pochissimo sale
7. Preferisci i formaggi freschi a quelli stagionati
8. Durante gli spuntini, frutta o spremute sono un’ottima alternativa agli snack salati
9. Nell'attività sportiva leggera reintegra con la semplice acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione
10. Se proprio trovate il menù insipido: solo un pizzico di sale, ma iodato


Frullato immunitario arancia & lamponi

Frullato immunitario arancia & lamponi
02:58 by I love Foods


Rafforzate il vostro sistema immunitario con la vitamina C e gli antiossidanti presenti in questo sano e semplice spuntino.
 
Ingredienti
1 tazza di latte di soia senza grassi o a basso contenuto di grassi
1 tazza di lamponi surgelati
1 banana media matura
1/2 tazza di succo d'arancia con un cubetto di ghiaccio

Indicazioni
Frullare tutti gli ingredienti finché il composto non diventa liscio.


Informazioni nutrizionali
Calorie 253
Grassi 0,2 grammi
Fibre 5,3 grammi
Carboidrati 28 grammi
Proteine 4,8 grammi
Sodio 15 milligrammi
Potassio 584 milligrammi

martedì 12 marzo 2013

Il bicarbonato ti fa bella

Il bicarbonato ti fa bella
03:42 by I love Foods


Se ami la cosmesi naturale e low cost, non potrai più fare a meno del bicarbonato, un vero e proprio alleato della tua bellezza. Ecco 7 ricette per la cura del corpo, da capo a piedi!

1. Bagno tonificante: Bisogno di relax? Di lavare via la fatica e ritrovare tono ed energia? Aggiungi mezza tazza di bicarbonato al tuo bagno caldo, per un effetto tonificante: avrai una pelle morbida e levigata... e intanto puoi fare uno scrub!

2. Scrub dolce viso e corpo: Per levigare e purificare la pelle di viso e corpo con uno scrub dolce, prepara una pasta di bicarbonato (3/4) e acqua (1/4), applicalo e poi massaggia delicatamente con movimenti circolari: dirai addio a cellule morte e impurità, dando nuova luce e freschezza alla pelle.

3. Sorriso perfetto: Il bicarbonato è un alleato prezioso per l'igiene orale. Si può usare come colluttorio, perché neutralizza gli acidi prevenendo la carie e rinfresca l'alito, sciogliendo un cucchiaino di bicarbonato in un litro d'acqua.
Per sbiancare la dentatura ed eliminare le macchie, ogni tanto (meglio non esagerare con la frequenza, altrimenti si rischia di corrodere lo smalto) mettine un po' sullo spazzolino da denti e usalo come un normale dentifricio. Per andare sul sicuro, molti dentisti effettuano anche un'ablazione al bicarbonato, delicata ma efficace.
4. Capelli lucenti: Per avere una chioma morbida e lucente, una volta alla settimana lavali sciogliendo un cucchiaino di bicarbonato nello shampoo, massaggiando e poi risciacquando con cura.

5. Deodorante fai da te: Per contrastare la sudorazione eccessiva e gli odori sgradevoli in modo dolce, basta tamponare una soluzione di acqua e bicarbonato sotto le ascelle. Un vero e proprio deodorante, dolce e low cost, che evita il rischio di incappare in irritazioni o reazioni allergiche, perché non contiene alcool né profumazioni. In più preserva il naturale odore della pelle.

6. Mani morbide: Per mani morbidissime, prima della manicure immergile per 10 minuti in una soluzione di acqua e bicarbonato (2 cucchiai per un litro).

7. Pediluvio emolliente: Se i tuoi piedi hanno bisogno di un po' di riposo, di qualche coccola in più o devi prepararli per la pedicure, prepara un pediluvio emolliente aggiungendo 2 cucchiai di bicarbonato per ogni litro d'acqua. E per trattare le parti callose in modo dolce ma efficace, prepara una pasta di acqua e bicarbonato da passare sui punti più ostici.