Aprile: il mese della Prevenzione dell’Ictus Cerebrale
Prende il via la
Campagna di sensibilizzazione alla prevenzione dell’ictus cerebrale, grazie
all’impegno delle circa 70 Associazioni nazionali, che fanno riferimento alla Federazione A.L.I.Ce. Italia Onlus
(Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), con numerose iniziative in
tutta Italia.
Nel nostro Paese si
verificano oltre 200mila casi di Ictus
ogni anno e ben 930mila persone ne portano le conseguenze invalidanti, ma
oltre il 50% degli italiani non conosce la malattia, e soprattutto non è al
corrente che dagli inizi degli anni 2000 l’Ictus si può curare, mentre negli
ultimi anni è stato dimostrato che una corretta prevenzione potrebbe evitare
oltre l’80% dei casi: l’adozione della dieta
mediterranea, il controllo della
pressione arteriosa e della fibrillazione
atriale, oltre all’astensione dal
fumo e alla pratica di regolare
attività fisica, rappresentano i fattori critici della corretta prevenzione.
L’Ictus non è però
soltanto una malattia dell’anziano, come comunemente si crede: circa 10.000
casi, ogni anno, riguardano infatti soggetti con età inferiore ai 54 anni e
l’incidenza dell’Ictus in soggetti giovani cresce di anno in anno. Secondo uno
studio pubblicato da Neurology, negli
ultimi 20 anni, la percentuale di persone tra i 20 ed i 54 anni, colpite da
questa patologia, ha subito un incremento dal 13% al 19%; l’Ictus giovanile è la malattia
neurologica più frequente dopo il trauma cranico; ad alcuni fattori di rischio
“tradizionali” come ipertensione, fumo e aumento del colesterolo, ne va
aggiunto uno nuovo, l’uso di droghe, dalle anfetamine alla cocaina, aumentato
di 10 volte dal 1994 al 2005.
Non solo la prevenzione
è determinante, ma anche gli interventi tempestivi. In diversi migliaia di casi
si potrebbero poi azzerare o ridurre drasticamente gli effetti invalidanti con
delle cure adeguate prestate nelle primissime ore dall’inizio dei sintomi.
Fondamentale a questo
scopo è il trattamento trombolitico che, se effettuato entro le 4,5 ore
dall’inizio dei sintomi in un Centro attrezzato per l’Ictus (STROKE UNIT), permette a circa un terzo
delle persone, colpite da Ictus ischemico, di rientrare nel giro di pochi
giorni alle proprie abitazioni, completamente guarite, e a quasi un altro 50% di
tornare a casa in buone condizioni funzionali. Lo stesso vale per i pazienti
colpiti da Ictus emorragico per i quali il trattamento presso strutture
dedicate e da personale specificamente addestrato può fare la differenza fra la
vita e la morte.
Purtroppo le STROKE
UNIT nel nostro Paese non sono ancora diffuse in maniera capillare come
dovrebbero. Su un totale stimato di oltre 350 STROKE UNIT, ne risultano
operative meno di 160, concentrate principalmente nel Nord Italia: nel Sud
Italia si muore più di Ictus Cerebrale che di infarto del miocardio proprio
perché le Unità di Emergenza Ictus sono quasi assenti.
Una delle cause
principali dell’Ictus è la Fibrillazione Atriale, anomalia del ritmo cardiaco
più comune al mondo, che colpisce oltre il 20% di persone ultrasessantacinquenni. La Fibrillazione Atriale è causa di circa
40.000 Ictus l’anno nel nostro Paese, ma con una diagnosi precoce e una cura
appropriata, si potrebbero evitare ben 3 Ictus su 4, pari a 30.000 casi.
A proposito di
prevenzione, un controllo periodico della pressione e della defibrillazione
atriale possono fare la differenza. Così come un’alimentazione sana: secondo
una ricerca pubblicata sempre sulla rivista Neurology
il rischio ictus diminuisce del 55% consumando pomodori in quantità abbondanti, ma anche ortaggi in generale oltre a meloni
e pere.
Tra le diverse
conseguenze invalidanti dell’ictus c’è l’Afasia,
ossia la difficoltà nel parlare, comprendere quanto detto, letto o scritto.
Tuttavia, le lesioni subite non alterano l’intelligenza né la sfera emotiva.
Una conseguenza di pari gravità è che spesso le persone che ne sono affette si
privano dei rapporti a livello sociale e relazionale, isolandosi.
Consultando il sito www.aliceitalia.org sarà possibile
conoscere l’elenco delle iniziative che si svolgeranno in tutta Italia.
Nessun commento:
Posta un commento