venerdì 31 maggio 2013

Attività fisica e sport

Attività fisica e sport
09:14 by I love Foods

30 minuti di attività fisica moderata (come una passeggiata o un giretto in bici) tutti i giorni riducono di un quarto il rischio di morte e sono sufficienti a ridurre il rischio di infarto, di ictus cerebrale, di diabete e di alcune forme di tumori. L’attività fisica aiuta a ridurre il peso, aiuta a diminuire la pressione, fa aumentare il colesterolo “buono” (HDL), fa diminuire lo stress, distende le rughe.
L’attività fisica non va scelta a caso, ma in base alla condizioni di salute e all’età. Una passeggiata a passo veloce solitamente è alla portata di tutti.
Anche gli anziani devono muoversi regolarmente, praticando anche uno sport, se gradito, che non richieda però uno sforzo eccessivo. Il nuoto e il ballo sono un ottimo modo per tenere in forma i muscoli, il sistema circolatorio e far funzionare meglio l’insulina.
Ciò che però conta, per avere degli effetti benefici per la nostra salute, è la regolarità, a poco serve per la salute fare attività fisica solo nei fine settimana o andare in palestra a fare pesi, l’attività più utile è quella aerobica e che non comporti sforzi eccessivi.
Praticare esercizio fisico in modo regolare:
· Aiuta a perdere peso;
· Migliora la pressione arteriosa;
· Riduce l’incidenza di tumori e di recidive;
· Brucia i grassi e migliora il tasso di colesterolo nel sangue;
· Aiuta a prevenire e controllare il diabete;
· È un ottimo antistress;
· Fa diminuire la voglia di fumare;
· È un buon modo per socializzare;
· È il miglior cosmetico antirughe e un ottimo tonico per i muscoli.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha ideato la “piramide dell’attività fisica” utile alla prevenzione. Alla base ha messo appunto i 30 minuti di movimento da fare tutti i giorni intendendo: andare a lavorare a piedi o in bicicletta; evitare la macchina per piccoli spostamenti; organizzare una passeggiata con gli amici o una corsa nel parco; fare le scale invece di prendere l’ascensore; scendere prima dall’autobus; dedicarsi al giardinaggio; andare a ballare o giocare con i bambini.


Al vertice della piramide, l’OMS pone lo stare seduti davanti alla televisione o al computer, evidenziando così il rischio che si corre per la salute quando si conduce una vita troppo sedentaria. 

giovedì 30 maggio 2013

Pure caffeine 200mg, il dimagrante tossico!

Pure caffeine 200mg, il dimagrante tossico!
06:39 by I love Foods

L’allarme arriva dalla Germania ed è stato ripreso dal ministero della Salute. Pure caffeine 200mg viene spacciato e venduto su internet come prodotto dimagrante, ma contiene DNP (2,4 dinitrofenolo), una sostanza altamente tossica. Accumulata nell’organismo può provocare intossicazioni, anche letali. Non acquistarlo e non utilizzarlo se l’hai già comprato.

Il produttore è sconosciuto. Si sa solo che su internet viene commercializzato da D-Hacks Laboratories. Pure caffeine 200mg viene spacciato come prodotto dimagrante, ma il riferimento alla “caffeina” (sostanza utilizzata in genere nelle formule dimagranti) in questo caso è utilizzato solo per ingannare i consumatori. In realtà il prodotto è altamente tossico perché contiene DNP (2,4 dinitrofenolo), sostanza che si accumula nell’organismo e può provocare intossicazioni, anche letali. L’allarme arriva dalla Germania (dove il prodotto è venduto come medicinale) ed è stato ripreso dal ministero della Salute (in Italia, il prodotto non è classificato né come farmaco né come integratore alimentare).
Le analisi confermano la tossicità.
Le compresse di Pure caffeine 200mg sono state analizzate in Germania. Contengono 296 mg di DNP (2,4 – dinitrofenolo), sostanza altamente tossica, utilizzata come “brucia grassi”. La dose letale di DNP è molto bassa: pari a 1.000-3.000 mg (circa 4-10 compresse). La sostanza inoltre da luogo ad accumulo nell’organismo. Nel 2008 sono stati appurati casi di morte dopo aver consumato 600 mg al giorno di questa sostanza per 4 giorni. Non esistono antidoti ed è impossibile salvare la vita del paziente dopo intossicazione con una dose letale. Si invitano i consumatori ad astenersi dall’acquisto e dal consumo del suddetto prodotto, qualora dovessero reperirlo in internet o attraverso altri canali di acquisto.

lunedì 27 maggio 2013

Cistite ricorrente? Previenila con il mirtillo rosso

Cistite ricorrente? Previenila con il mirtillo rosso
01:40 by I love Foods

Per prevenire la recidiva delle cistite un valido aiuto arriva dal mirtillo rosso, di cui la medicina ufficiale riconosce le benefiche proprietà contro le infezioni urinarie ricorrenti.
Le sue proprietà benefiche contro la cistite sono conosciute dal 1923, quando molto prima della scoperta degli antibiotici, alcuni medici americani prescrivevano il mirtillo rosso per diminuire la ricorrenza delle infezioni urinarie.  La sua assunzione modifica la composizione chimica dell'urina in modo da inibire l'aderenza dei batteri, in particolare dell'Escherichia coli, alle pareti della vescica. Quest'azione sembra dovuta alla presenza nella pianta di diverse sostanze ed in particolare delle proantocianidine (tannini condensati) ad elevato peso molecolare. Poiché l'azione delle sostanze del mirtillo rosso non è battericida non induce fenomeni di resistenza ai batteri responsabili della cistite, pertanto rappresenta una valida alternativa ai trattamenti antibiotici e costituisce un nuovo approccio strategico, soprattutto nella profilassi delle infezioni urinarie recidivanti.
Studi clinici recenti dimostrano che l'uso del mirtillo rosso permette di ridurre il numero di cistiti in un'incidenza che va dal 20 al 50% all'anno.
Anche se può aiutare molto, la pianta medicinale da sola non basta per curare: è più indicata come profilassi. E va affiancata a succhi concentrati o supplementi.
In commercio il mirtillo rosso si trova infatti sotto forma di integratori. Si suggerisce di assumerli in cicli periodici nel caso in cui si soffra di cistiti recidivanti e di ripetere l'assunzione subito dopo un attacco di cistite.
Per dubbi consultare sempre il proprio medico o farmacista di fiducia.

Cervello più giovane con la dieta mediterranea

Cervello più giovane con la dieta mediterranea
01:06 by I love Foods

La dieta mediterranea protegge dai danni ossidativi e può prevenire il declino cognitivo nella terza età!

Che la mediterranea costituisca l'alimentazione più protettiva contro i radicali liberi non è una novità; ultimamente la ricerca sulla nutrizione si sta concentrando sul ruolo che olio di oliva e ortaggi cucinati in modo semplice possano avere contro il declino cognitivo degli anziani. Inquietante? No, se si considera che la salute comincia da giovani. E se è vera l'intuizione del filosofo 800esco Feuerbach ("Siamo ciò che mangiamo"), è altrettanto vero che mangiare bene vuol dire assicurarsi un cervello sano.
Olio di oliva, noci e vino possono ritardare l’insorgenza anticipata dei sintomi tipici della malattia di Alzheimer.


I risultati provengono dallo studio spagnolo PREDIMED, una vasta indagine epidemiologica sviluppata per analizzare il ruolo dell’alimentazione mediterranea nella prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Numerosi composti e nutrienti contenuti nell’alimentazione mediterranea esercitano effetti protettivi contro lo sviluppo di patologie cardiovascolari, cancro e sono associati ad una maggiore longevità. Inoltre, alcuni nutrienti possono contrastare i meccanismi infiammatori e ossidativi alla base della patogenesi delle malattie neurodegenerative tipiche all’invecchiamento, tra cui la demenza senile e la malattia di Alzheimer.

La dieta rappresenta una preziosa fonte di sostanze antiossidanti ed anti-infiammatorie, in grado di proteggere dall’insorgenza dei sintomi tipici dell’invecchiamento cerebrale.

L’olio d’oliva, ad esempio, possiede importanti proprietà antiossidanti. Questo ”elemento portante” dell’alimentazione mediterranea contiene infatti abbondanti acidi grassi polinsaturi - principalmente acido oleico - e, a seconda della sua lavorazione, altri micronutrienti come fitosteroli, vitamina E e composti fenolici.
Le noci sono invece gli alimenti a più elevato contenuto di acido alfa-linoleico, un composto dotato di proprietà antiossidanti e potenzialmente attivo sui lipidi plasmatici, in grado quindi di prevenire il danno vascolare e l’infiammazione.
Il vino, infine, è ricco in flavonoidi, una classe di polifenoli dotati di proprietà antiossidanti che potrebbero favorire la performance cognitiva.

Nello studio è stata condotta una valutazione neuropsicologica delle capacità intellettive di soggetti ad elevato rischio cardiovascolare di età compresa tra 50 ed 80 anni, valutandone la relazione con le abitudini alimentari.
I ricercatori hanno inoltre misurato il livello di polifenoli contenuti nelle urine.

Dall’analisi sono emerse alcune associazioni specifiche tra i nutrienti e le capacità intellettive: il consumo di olio d’oliva e noci correlava con la memoria verbale a breve termine mentre l’assunzione regolare di moderate quantità di vino era associato ad una migliore lucidità mentale, come dimostrato dai punteggi del test Mini-Mental State Examination.

Anche la concentrazione di polifenoli nelle urine correlava con il livello di memoria verbale.
Il consumo di questi alimenti e una moderata assunzione di vino possono essere quindi raccomandati per prevenire il lento declino intellettivo nelle persone anziane, specialmente nei soggetti ad elevato rischio cardiovascolare.

mercoledì 22 maggio 2013

Dieta dannosa? Scoprilo ora

Dieta dannosa? Scoprilo ora
02:55 by I love Foods


Per evitare di incorrere in diete sbagliate, l'American Dietetic Association ha istituito un vademecum in grado di riconoscere le diete illusorie e dannose. Per capire se stai seguendo un regime dietetico sbagliato, che potrebbe rivelarsi addirittura dannoso per la tua salute, poniti alcune domande.
1.     La tua dieta è troppo punitiva? 
Per dimagrire ci vuole disciplina, ma una dieta restrittiva che riduce troppo le porzioni a danno della varietà di cibi ammessi non serve a nulla. Se puoi mangiare solo una categoria di alimento per una settimana è facile che ti venga la tentazione di mollare tutto. Le diete restrittive possono danneggiare alla lunga l'equilibrio psicofisico. È molto più importante imparare a mangiare bene piuttosto che diminuire al massimo porzioni e varietà di cibi.
2.     La tua dieta elimina pasta e pane? 
Se la tua dieta prevede l'abolizione di interi gruppi alimentari o, peggio ancora, di nutrienti (come carboidrati o proteine), lascia perdere: il tuo corpo ha bisogno di tutti i nutrienti per funzionare. Basta dosare le proporzioni con equilibrio: 55% carboidrati, 30% grassi, 15% proteine. Mangiare di tutto, ma meno!
3.    La dieta ti chiede di modificare drasticamente le tue abitudini?
Se ad esempio sei abituata a fare una ricca colazione (buona abitudine) e la tua dieta ti impone di bere al mattino solo un succo di frutta, attenta: rischieresti di abbandonare in breve tempo il regime dimagrante.
Non puoi ribaltare le tue abitudini alimentari di punto in bianco: meglio cominciare per gradi come ad esempio ridurre le porzioni, diminuire i condimenti e rispettare le frequenze di consumo dei cibi, in particolare quelli ad alto contenuto di grassi saturi.
Inoltre se la dieta è drastica da subito, il corpo mette in atto un meccanismo di difesa e brucia sempre meno. Quindi, paradossalmente il risultato potrebbe essere l'opposto di quello desiderato. E la dieta fallirebbe in men che non si dica.
4.     La tua dieta ti richiede molto tempo in cucina?
Lascia perdere i menu che richiedono preparazioni lunghe e complicate o ingredienti difficili da reperire: ti stancherai subito.
5.     La tua dieta prevede cibi pronti? 
Che dieta è se prevede cibi pronti o beveroni da ingurgitare al posto dei pasti? Ricordati che il fine ultimo della dieta è imparare a mangiare e a cucinare in modo sano. Diffida anche delle diete troppo "semplici" che ti impongono per esempio di mangiare tutto crudo o mono-ingrediente.
6.     La domanda delle domande: la dieta promette miracoli?
Se la dieta ti illude con la promessa di farti perdere 3 chili in una settimana, presta attenzione: perdere più di un chilo alla settimana è pericoloso e controproducente, perché si riacquista tutto a prezzo maggiorato.  Non dimenticare che per dimagrire e mantenersi in forma è essenziale fare attività fisica. Comincia col fare le scale invece che prendere l'ascensore e con una passeggiata di mezz'ora al giorno.
E ricorda la regola numero 1: la dieta deve essere equilibrata! Nel dubbio chiedi consiglio al tuo medico o al tuo nutrizionista.


Ghiaccioli alla frutta fatti in casa

Ghiaccioli alla frutta fatti in casa
02:19 by I love Foods


Ingredienti

- 470ml di acqua fredda
- 30ml di acqua ai fiori d'arancio

- Frutta a piacere, a fette 
- 15ml di succo di limone, zuccherato con il 
vostro dolcificante naturale preferito
- ci occorrono ovviamente gli stampi per ghiaccioli

Procedimento

Mescolare in una ciotola tutti gli ingredienti. 
Tagliate a fette la vostra frutta preferita e posizionatela nei vari stampi in modo omogeneo.
Versate poi dentro ogni stampo il composto e via in freezer.
Se non trovate l'acqua ai fiori d'arancio, usate tranquillamente il succo di arance o quello che più vi piace!

venerdì 17 maggio 2013

Miele: benefici e virtù

Miele: benefici e virtù
03:14 by I love Foods


Molto spesso sottovalutato nell’alimentazione quotidiana e considerato alla stregua di un mero dolcificante, il miele è un alimento molto più complesso e dalle molteplici proprietà.
Da sempre soprannominato “nettare degli dei” a volerne sottolineare la prelibatezza e le virtù è usato dall’antichità oltre che in cucina anche come curativo o come cosmetico impiegato nella preparazione di creme che noi donne conosciamo bene.

In una dieta equilibrata lo spazio destinato agli zuccheri semplici  è limitato: è diffusa l’opinione che "i dolci fanno male". In realtà, come per ogni alimento, i dolci non fanno né bene né male: tutto dipende dalle quantità in relazione con le esigenze  dell'organismo. E poi c'è dolce e dolce.
Il miele è l'unico alimento che deve tutte le sue caratteristiche alla natura in quanto per arrivare sulla nostra tavola non subisce alcuna manipolazione da parte dell'uomo. 
Il grande vantaggio del miele è di poter fornire all'organismo calorie prontamente disponibili, senza richiedere processi digestivi e senza apportare sostanze indigeribili o dannose. Da questo deriva il suo valore sia per le persone sane sia per quelle deperite o malate.

Il miele è il prodotto risultante dal lavoro delle api che raccolgono e trasformano il nettare dei fiori e le secrezioni delle piante offrendo a noi, consumatori finali, un alimento dalle pregiate qualità costituito da:
-Zuccheri: glucosio (30%) e fruttosio (40%) che rappresentano il 95% della sostanza secca;

 -Acqua che condiziona la conservabilità e la cui percentuale ottimale si  attesta intorno al 17%;
  -Acidi organici;
  -Sostanze azotate (enzimi);
  -Sali minerali (fosforo, calcio e ferro)

E’ un alimento ad elevato potere energetico: 100 grammi apportano circa 320 calorie (un cucchiaino di miele da 5 grammi apporta sole 15 Kcal) a fronte delle 400 del comune zucchero da cucina. E’ molto digeribile essendo per la quasi totalità composto da zuccheri. Il glucosio viene utilizzato immediatamente mentre il fruttosio è ad assorbimento più lento dovendo essere metabolizzato a livello epatico e trasformato in glucosio. Ha un potere dolcificante maggiore di quello dello zucchero da cucina e permette quindi di realizzare un risparmio calorico.
Molteplici sembrano essere le proprietà del miele in vari distretti dell’organismo.
1.  Innanzitutto per ciò che riguarda i problemi delle vie respiratorie: da sempre il miele è un alleato delle nostre nonne per alleviare i sintomi della tosse dei nipotini date le sue proprietà decongestionanti e calmanti.
2. Grazie al contenuto in polifenoli il miele sembrerebbe prevenire l’insorgenza di patologie cardiovascolari e possiede azione antiossidante;
3.     Stimola la diuresi;
4.     E’ disintossicante e rinfrescante, ottimo quindi anche in estate;
5.     Ha azione protettiva sul fegato.
6.     A livello intestinale il miele sembra avere un debole effetto lassativo che lo rende utile in caso di stitichezza;
7.  Ha un effetto benefico sullo sviluppo dei denti nei bambini favorendo               la fissazione del calcio;
8.     Il miele, inoltre, accresce l’efficienza muscolare e la sostiene nel tempo.
9.     E’ stata dimostrata l’attività antibatterica del miele usato da solo o in soluzioni diluite. Tale attività sembra essere dovuta all’azione dell’enzima glucosio-ossidasi che in condizioni di diluizione produce acqua ossigenata e acido gluconico a partire dal glucosio. L’accumulo di acqua ossigenata e la successiva degradazione conferisce attività antibatterica alle soluzioni di miele sulle ferite. 
Per tutte queste proprietà il miele è un alimento consigliato sia durante l’infanzia come sostituto dello zucchero perché più nutriente per via dei sali
minerali in esso contenuti e più digeribile. Tutti coloro che hanno uno stile di vita attivo possono beneficiare delle proprietà di un cucchiaino di miele che non intacca la linea ma fornisce energie di pronto utilizzo e a lento assorbimento. Gli sportivi, ad esempio, dovrebbero fare del miele un loro alleato prima, durante e dopo una competizione essendo l’alimento ideale perché, oltre a fortificare i muscoli, aumenta anche la resistenza fisica e favorisce un veloce recupero, anche dopo sforzi violenti e prolungati. Il miele rappresenta anche un alimento valido in età geriatrica quando sussiste l’impossibilità di alimentarsi adeguatamente; un cucchiaino di miele sciolto in acqua restituisce prontamente energia. 
Anche i pazienti diabetici possono beneficiare delle proprietà del miele essendo questo, come già descritto, costituito oltre che da glucosio anche da fruttosio a lento assorbimento che non crea una abnorme risposta insulinica post ingestione.  Sicuramente, come per lo zucchero, bisogna che ci si affidi al buonsenso e non si esageri con le quantità ma avendo il miele un potere dolcificante maggiore del normale zucchero da cucina sarà facile ridurne le quantità.


Nell’alimentazione italiana il miele è in genere il compagno di risvegli spalmato sulle fette biscottate o sul pane per arricchire di preziosi nutrienti la prima colazione ma può essere aggiunto allo yogurt magro e a 2 o 3 mandorle per ottenere una merenda sana prima dell’allenamento dell’atleta o può essere utilizzato (con moderazione) per esaltare il sapore dei formaggi e appagare il palato. E come dimenticare una buona tazza di latte e miele con cui le nostre mamme ci danno la buonanotte perché raffreddati o particolarmente agitati? 
Forse, conoscendo le molteplici proprietà del miele ora ci sentiremo un po’ meno in colpa quando decideremo di cedere al “peccato di gola”.



mercoledì 15 maggio 2013

Ecco quanto tempo occorre per smaltire le calorie

Ecco quanto tempo occorre per smaltire le calorie
07:32 by I love Foods


Quanto bisogna correre per smaltire un hamburger? Quanti minuti di camminata veloce occorrono per bruciare le calorie di un gelato? E una bibita dolcificata? Se ve lo siete mai chiesti, presto avrete una risposta, stanno per sbarcare in America (e ci auguriamo presto anche da noi) i “menù intelligenti”. 

Secondo un recente studio dell’Università del North Carolina (USA), pubblicato su Appetite, un buon sistema per controllare i peccati di gola sarebbe quello di indicare i minuti che servono per smaltire l'alimento consumato. In questa ricerca è stato proposto a 800 adulti di «ordinare», da un menu virtuale, alcune pietanze. Il menu prevedeva di offrire gli alimenti normalmente reperibili nei fast food in quattro varianti: 
a) senza informazioni sulle calorie apportate; 
b) con gli apporti calorici di ciascuna scelta; 
c) con le calorie e i minuti di cammino necessari per smaltirle; 
d) con le calorie e i chilometri da percorrere per bruciarle. 

Valutando le ordinazioni, i ricercatori hanno visto che in assenza di informazioni nutrizionali i menù scelti erano più ricchi rispetto a quando venivano indicate le calorie e soprattutto rispetto a quando queste venivano tradotte in attività fisica necessaria per smaltirle. Si andava, infatti, da 1020 kcal quando non vi erano informazioni, a 927 con le notizie relative alle sole calorie, a 916 con i minuti di cammino, a 826 con i km da percorrere. Ma anche se l’informazione relativa ai chilometri sembrava indurre a una ancor maggior morigeratezza, i partecipanti all’esperimento hanno dichiarato di trovare più chiara quella relativa ai minuti. 

In un altro studio, pubblicato dall’American Journal of Public Health, condotto fra adolescenti di colore, si è visto che, quando nei punti di vendita c’erano cartelli informativi sulle calorie fornite dalle bibite zuccherate, la scelta ricadeva più facilmente sull’acqua. Inoltre, di tre condizioni testate - i dati sull’apporto calorico, la percentuale del fabbisogno energetico giornaliero fornito da una bibita zuccherata, i minuti di corsa necessari per smaltire le calorie - la durata della corsa necessaria per bruciare le calorie risultava la più efficace nel ridurre l’acquisto di bevande dolci. 

È importante però che l’attenzione non si trasformi in fissazione, bensì in uno strumento per aiutarci a migliorare il nostro stile di vita.


domenica 12 maggio 2013

Le fibre, un potentissimo alleato!

Le fibre, un potentissimo alleato!
07:17 by I love Foods


Usate soprattutto contro la stitichezza, le fibre sono indispensabili nell'alimentazione quotidiana, necessarie per il buon funzionamento dell’organismo e in grado di prevenire diverse malattie. Scopriamo cosa sono, come agiscono, quali cibi ne sono ricchi e le quantità da assumere.
Ma cosa sono le fibre? L’espressione al plurale indica innanzitutto che non si tratta di un’unica sostanza, ma di una combinazione complessa di polisaccaridi (una categoria di carboidrati) indigeribili, quali cellulosa, pectine, gomme, mucillagini, lignina, betaglucani e altre componenti riscontrabili in cibi di origine vegetale.
Una prima classificazione divide le fibre in due categorie, a seconda che i loro principali costituenti siano o meno solubili in acqua. Cellulose e lignine (presenti soprattutto in cereali integrali, frutta in guscio e verdure) sono fibre insolubili, mentre pectine, mucillagini e gomme (che si ritrovano in primo luogo in legumi e frutta) sono fibre solubili.
In realtà, la maggioranza degli alimenti che contengono fibre presenta un mix variamente bilanciato delle due tipologie, ciascuna delle quali più specifica - anche se non esclusiva - nell’influenzare precisi processi metabolici.
Analizziamo quindi le proprietà e le funzioni più importanti delle fibre.
1) Le fibre insolubili hanno azione igroscopica: assorbono acqua dall’intestino, facendo sì che le feci siano più voluminose e idratate, quindi morbide e più facili da espellere.
2) Le fibre solubili costituiscono a contatto con l’acqua un massa gelatinosa, che rallenta la digestione degli alimenti e regola l’assorbimento di zuccheri e grassi. A questo meccanismo si deve sia la riduzione del picco glicemico (e quindi il miglior controllo del glucosio nel sangue), sia il minor assorbimento del colesterolo introdotto con il cibo. Si comprende così come l’abbondanza di fibre nella dieta contribuisca a prevenire tanto il diabete quanto le malattie cardiovascolari, come rileva anche uno studio recente su assunzione di cereali integrali e riduzione dei rischi di diabete, patologie cardiovascolari e sovrappeso.
3) L’apporto di fibre esplica anche un’azione meccanica, che, anch'essa, migliora la motilità intestinale e contrasta la stitichezza, le emorroidi e la diverticolite. Diminuisce così il tempo di contatto tra sostanze tossiche e mucose, con un effetto protettivo nei confronti di patologie del tratto gastrointestinale, incluso il cancro al colon.
4) Le fibre esercitano un’azione prebiotica: alimentano cioè la flora batterica “buona”, in grado di tenere sotto controllo patogeni, infezioni e infiammazioni intestinali.
5) Senza introdurre calorie, le fibre aumentano il senso di sazietà, anche perché richiedono una masticazione prolungata. Ciò dà tempo al cervello di elaborare i segnali biochimici collegati con la soddisfazione dello stimolo della fame (l’opposto di quel che accade se mangiamo in fretta), facilitando l’autocontrollo a tavola e quindi il mantenimento del peso.

Quali sono le quantità di fibra da assumere quotidianamente? E’ bene assicurare all’organismo almeno 30 grammi di fibre al giorno, di cui approssimativamente 3/4 insolubili e 1/4 solubili. 
Come si raggiunge questo quantitativo? Cominciando a introdurre fibre fin dalla colazione: invece che cappuccio e brioche (che apportano una quantità di fibra prossima allo zero), optiamo per un frutto, una tazza di cereali integrali in fiocchi e una manciata di frutta in guscio. A pranzo non rinunciamo al pane integrale (che non è detto che debba sempre essere di frumento) e a cena sbizzarriamoci con i legumi (che sono anche una buona fonte proteica). Non facciamoci poi mai mancare  5  porzioni di frutta e verdura al giorno. E il fabbisogno giornaliero di fibra sarà così garantito.


Grazie alla diffusa consapevolezza dell'importante ruolo salutistico della fibra alimentare, molte persone scelgono di assumere specifici integratori per aumentare la quota di fibre solubili della loro dieta. A tal proposito ricordiamo che gli integratori più ricchi di fibre solubili sono quelli a base di: psillio pectina, gomma guar, gomma arabica, policarbofil (di acacia senegal) ed inulina.

Le fibre non hanno valore nutritivo, ma sono indispensabili come il lubrificante in un motore o, se volete, il terreno di gioco in una partita decisiva. Quella della salute.



mercoledì 8 maggio 2013

Super cheesecake alla fragola

Super cheesecake alla fragola
01:22 by I love Foods


Concedetevi questa fantastica cheesecake con sole 161 calorie per fetta!


Ingredienti per 8 porzioni
450g di crema di formaggio light a temperatura ambiente
½ tazza di zucchero semolato bianco
1 cucchiaino di vaniglina
170g di yogurt greco a ridotto contenuto di grassi a temperatura ambiente
4 bianchi d'uovo
2 cucchiai di succo di limone
2 cucchiai di farina
½ cucchiaino di cannella

Guarnizione alla fragola
1 cucchiaio di amido di mais
2 tazze di fragole affettate
2 cucchiai di zucchero
¼ di cucchiaino di cannella
Sale

Preparazione
Preriscaldate il forno a 175°C. Foderare una tortiera con la carta da forno.
In una grande ciotola, unire la crema di formaggio, lo zucchero e la vaniglina e sbattere il composto per 1 o 2 minuti. Aggiungere gradualmente lo yogurt, gli albumi, il succo di limone, la farina e la cannella e sbattere per altri 2 minuti.
Versare il composto nella tortiera. Cuocere per 40-45 minuti. Lasciare raffreddare completamente per circa 2 ore. Nel frattempo, in un pentolino antiaderente, unire l’amido di mais con ½ tazza di acqua fredda, e mescolare. Aggiungere gli altri ingredienti e mescolare bene. Cuocere la crema a fuoco medio per 12-14 minuti. Trasferire la crema in una ciotola e lasciarla raffreddare.
Versare la guarnizione sulla torta. Mettere in frigorifero per almeno 1 ora.
E buon appetito!

Informazioni nutrizionali
161 calorie
1g di grassi
415 mg di sodio
27g di carboidrati
1g di fibre
11g di proteine

martedì 7 maggio 2013

Le molteplici complicanze mediche associate all'obesità

Le molteplici complicanze mediche associate all'obesità
01:45 by I love Foods

Numerosi studi hanno evidenziato che l’obesità si associa a un incremento di tutte le cause di morte e aumenta significativamente il rischio di alcune malattie come ad esempio il diabete di tipo 2, le patologie cardiovascolari, i disturbi del sonno e del respiro e alcune forme di cancro. L’obesità, con le conoscenze che abbiamo oggi, non può più essere considerata un semplice problema estetico che affligge alcune persone, ma un importante problema medico che minaccia la salute ed il benessere globale della popolazione.


lunedì 6 maggio 2013

Sali da bagno alle spezie

Sali da bagno alle spezie
01:42 by I love Foods


Scopri come preparare direttamente a casa tua i sali da bagno alle spezie.

Ingredienti
½ kg di sale marino integrale grosso, 1 bustina di cannella, 1 bustina di cardamomo, 1 bustina di chiodi di garofano, 10 gocce di olio essenziale di cardamomo, 10 gocce di olio essenziale di chiodi di garofano. 

Per la lavorazione
1 tritatutto da cucina, 1 cucchiaio d’acciaio, 1 ciotola, 1 vaso di vetro.

Si possono utilizzare anche alcuni coloranti vegetali, del tutto naturali per dare un tocco di colore in più, ad esempio, un cucchiaio di curcuma per ottenere il giallo. Mentre, per avere dei sali blu, si può ricorrere all’indigo: comunemente chiamato “henné nero”, è la polvere che si ricava dall’essiccazione delle foglie della pianta tropicale Indigofera Tinctoria.

Per sgonfiare e drenare le gambe affaticate da una giornata di lavoro si può potenziare l’effetto naturale del sale unendo altre sostanze all’acqua calda del bagno, come un cucchiaio di argilla verde e cinque gocce per ciascuno di questi oli essenziali: arancio, geranio, timo e patchouli.

Preparazione
Mettere nel tritatutto il cardamomo, la cannella e i chiodi di garofano. Chiudere con il coperchio e far azionare per 30 secondi. Le spezie devono essere tritate molto fini in modo da dare un tocco di colore al sale.
Versare il sale nella ciotola, unire le spezie e mescolare qualche minuto con un cucchiaio di acciaio.
Aggiungere goccia a goccia l’olio essenziale di cardamomo (è tonico e antistress) e quello ai chiodi di garofano (stimola l’energia), avendo cura di non farli cadere tutti nello stesso punto perché non si formino grumi e il sale non si sciolga.
Mescolare con cura, lasciare riposare qualche minuto e mettere nel vaso di vetro che potranno essere personalizzati con un’etichetta fai-da-te.

giovedì 2 maggio 2013

Gli ultracentenari di Okinawa

Gli ultracentenari di Okinawa
07:20 by I love Foods


L'isola di Okinawa, in Giappone (arcipelago di Ryuryu) è abitato dalla popolazione più longeva e più in salute del pianeta.
Gli abitanti di questo piccolo insieme di isole, poste accanto al Tropico del Cancro in una esotica barriera corallina tra l'Oceano Pacifico e il Mar Cinese d'oriente, sono infatti noti per avere la vita media più alta del mondo, 81.2 anni. In particolare le donne vivono in media più di 85 anni, contro gli 83 del Giappone e i 79 degli USA. La dose di centenari e di ultracentenari di Okinawa, insieme a quella della Sardegna, è la più alta di tutto il mondo.
Le testimonianze di longevità dell'isola giapponese sono numerose e spaziano dalle antiche leggende cinesi che già parlavano di Okinawa come la 'terra degli immortali' a tempi più recenti quando diversi anni fa il 96enne boxeur Seikichi Uehara vinse su un concorrente poco più che trentenne. Nel 2007 erano 457 i centenari di Okinawa, con una media di 35 ogni 100 abitanti. Il fattore più sorprendente non è tuttavia il numero di persone che riesce a raggiungere questo limite d'età, ma il fatto che esse ci arrivino in uno stato di eccezionale salute fisica e mentale.
La popolazione di Okinawa è conosciuta nel mondo non solo per essere accogliente e gentile, per le proprie tradizioni culturali (un misto tra Giappone e Cina) o per abitare in un luogo paesaggistico tra i più belli del mondo, lo è anche per l'incredibile bassa incidenza di malattie come il diabete, l'ictus, il cancro, l'Alzheimer, l'obesità e tante altre, purtroppo molto frequenti nel resto del mondo. Un parametro impressionante è la ridotta incidenza di tumori ormono-dipendenti, come per esempio un 80% in meno di casi di tumore al seno rispetto agli Stati Uniti. Anche i livelli di altri ormoni tipicamente collegati al declino funzionale durante l'invecchiamento quali il testosterone, il DHEA e il GH, tra gli anziani di Okinawa restano particolarmente alti. Un altro aspetto estremamente interessante riguarda i dati relativi all'incidenza di malattie neurodegenerative, con un numero talmente basso di casi di Alzheimer, da poter sostenere che a Okinawa il cervello praticamente non invecchia.
Non è raro vedere ad Okinawa  anziani centenari ancora praticare un'attività lavorativa: coltivare la terra, praticare la pesca o addirittura le tradizionali arti marziali giapponesi come il Karate o il Kobudo.
Ma quali sono le ragioni di questa straordinaria longevità in Okinawa?
Scienziati e nutrizionisti hanno studiato le caratteristiche degli abitanti di Okinawa, tra i tanti il professore Makoto Suzuki e i fratelli Willcox. Le ragioni di tanta longevità ed energia (fisica e mentale) pare risiedere nella dieta praticata dalla popolazione, nell'ambiente e nell'ottimismo di affrontare le vita che passa; fattori che vengono riepilogati in alimentazione, esercizio fisico, aspetti psicologico-spirituali e socio- istituzionali. 
I primi studi genetici hanno rilevato che i centenari di Okinawa mostravano un profilo genetico dell'HLA, l'antigene leucocitario umano, associato a un basso rischio di incorrere in patologie infiammatorie e malattie autoimmuni. Benché il patrimonio genetico degli abitanti di Okinawa sia sicuramente un elemento legato alla loro longevità, da solo non basterebbe a spiegare il fenomeno. Varie indagini hanno dimostrato come parenti dei centenari emigrati in Brasile durante la seconda guerra mondiale, o in altri paesi dove non avevano potuto mantenere le loro abitudini alimentari e di stile di vita, hanno completamente perduto le caratteristiche di salute e longevità. E come, al contrario, gli emigranti spostatisi alle Hawaii, isole molto simili a quelle giapponesi dove avevano mantenuto uno stile di vita analogo a quello vissuto in patria, risultavano longevi e salubri come i loro consanguinei rimasti ad Okinawa.
Dal punto di vista nutrizionale gli abitanti di Okinawa in media mangiano molto più pesce e molluschi di quanto non si faccia nel resto del Giappone, e cioè una media intorno ai 100 grammi al giorno. Se paragoniamo questi dati con la dieta di un italiano medio la differenza diventa abissale. L'altro rilievo fondamentale riguarda la qualità dei carboidrati assunti; molti cereali a basso indice glicemico, cioè con la caratteristica di indurre una modesta risposta insulinemica, quali riso integrale e soprattutto imo, una speciale patata dolce tipica dell'isola. Tantissima soia, fonte di fitoestrogeni e alghe, la principale consumata è quella della specie Konbu, un'alga  bruna ricca di minerali come il ferro, il calcio, lo iodio e il magnesio e molto raccomandata dai nutrizionisti di tutto il mondo per i suoi benefici sulla salute (per la cura di artriti, sclerosi, malattie cardiovascolari, malattie alla tiroide e malattie di colon irritabile). E una grande varietà di frutta e verdure, alcune assolutamente uniche come la goya, chiamata anche "melone amaro", e la hecima, la "spugna vegetale".
Gli abitanti di Okinawa inoltre sono consumatori accaniti di una grande quantità di spezie e verdure ricche di polifenoli. Caratteristica tipica di questi luoghi è il ricorso ad una spezia di ordinario consumo anche in India, la curcuma, il pigmento giallo del curry; esiste una forte correlazione fra la dieta e l'incidenza di malattie croniche, un recente studio ha individuato nella curcumina un potente rimedio contro la morte neuronale e l'invecchiamento cerebrale. La curcumina è un polifenolo estratto dal tumerico, e usato da millenni come spezia e rimedio tradizionale in India. Poiché vi si fa ampio uso di curry e la curcumina è quotidianamente usata nella dieta come spezia predominante, sia l'Alzheimer sia il Parkinson hanno in India un incidenza bassissima rispetto ad altre parti del mondo (circa 7 volte in meno che negli USA). Studi dimostrano che nella popolazione asiatica i consumatori di curry mantengono in vecchiaia buone funzioni mnemoniche e cognitive e si ammalano meno di Alzheimer rispetto a coloro la cui dieta ne è priva.
Anche lo stile di vita degli abitanti di Okinawa ha nel tempo influito sulla longevità della sua popolazione. Il  yuimaru come preferiscono chiamarlo i locali è un concetto che richiama all'indipendenza dell'individuo, nel nostro caso, alla possibilità per l'anziano di continuare a lavorare e ad essere indipendenze dai propri figli; allo stesso tempo, essa si concretizza anche in tutte quelle azioni per le quali l'anziano si sente e si rende ancora necessario alla propria famiglia e alla comunità intera. Ad Okinawa, in giro per le grandi città come Naha o in un piccolo villaggio come Ogimi, i novantenni fanno ancora giardinaggio, danzano, continuano a fare grandi camminate e a consumare poche calorie. 
Nel complesso, la popolazione è molto ottimista, spontanea e felice. Molto forte il legame spirituale di ogni individuo con se stesso e con la comunità, vita e morte vengono viste come continuità di uno stesso percorso divino, e il morto viene venerato secondo il rito degli antenati. Per quanto riguarda le istituzioni statali, esiste un grande sistema incentrato sulla prevenzione sanitaria e sul miglioramento della salute in genere. Che dire? un esempio sicuramente da seguire.