Per prevenire la recidiva delle cistite un valido aiuto arriva dal mirtillo rosso, di cui la medicina ufficiale riconosce le benefiche proprietà contro le infezioni urinarie ricorrenti.
Le sue proprietà benefiche contro la cistite sono conosciute dal 1923, quando molto prima della scoperta degli antibiotici, alcuni medici americani prescrivevano il mirtillo rosso per diminuire la ricorrenza delle infezioni urinarie.  La sua assunzione modifica la composizione chimica dell'urina in modo da inibire l'aderenza dei batteri, in particolare dell'Escherichia coli, alle pareti della vescica. Quest'azione sembra dovuta alla presenza nella pianta di diverse sostanze ed in particolare delle proantocianidine (tannini condensati) ad elevato peso molecolare. Poiché l'azione delle sostanze del mirtillo rosso non è battericida non induce fenomeni di resistenza ai batteri responsabili della cistite, pertanto rappresenta una valida alternativa ai trattamenti antibiotici e costituisce un nuovo approccio strategico, soprattutto nella profilassi delle infezioni urinarie recidivanti.
Studi clinici recenti dimostrano che l'uso del mirtillo rosso permette di ridurre il numero di cistiti in un'incidenza che va dal 20 al 50% all'anno.
Anche se può aiutare molto, la pianta medicinale da sola non basta per curare: è più indicata come profilassi. E va affiancata a succhi concentrati o supplementi.
In commercio il mirtillo rosso si trova infatti sotto forma di integratori. Si suggerisce di assumerli in cicli periodici nel caso in cui si soffra di cistiti recidivanti e di ripetere l'assunzione subito dopo un attacco di cistite.
Per dubbi consultare sempre il proprio medico o farmacista di fiducia.