La dieta mediterranea protegge dai danni ossidativi e può prevenire il declino cognitivo nella terza età!

Che la mediterranea costituisca l'alimentazione più protettiva contro i radicali liberi non è una novità; ultimamente la ricerca sulla nutrizione si sta concentrando sul ruolo che olio di oliva e ortaggi cucinati in modo semplice possano avere contro il declino cognitivo degli anziani. Inquietante? No, se si considera che la salute comincia da giovani. E se è vera l'intuizione del filosofo 800esco Feuerbach ("Siamo ciò che mangiamo"), è altrettanto vero che mangiare bene vuol dire assicurarsi un cervello sano.
Olio di oliva, noci e vino possono ritardare l’insorgenza anticipata dei sintomi tipici della malattia di Alzheimer.


I risultati provengono dallo studio spagnolo PREDIMED, una vasta indagine epidemiologica sviluppata per analizzare il ruolo dell’alimentazione mediterranea nella prevenzione delle patologie cardiovascolari.
Numerosi composti e nutrienti contenuti nell’alimentazione mediterranea esercitano effetti protettivi contro lo sviluppo di patologie cardiovascolari, cancro e sono associati ad una maggiore longevità. Inoltre, alcuni nutrienti possono contrastare i meccanismi infiammatori e ossidativi alla base della patogenesi delle malattie neurodegenerative tipiche all’invecchiamento, tra cui la demenza senile e la malattia di Alzheimer.

La dieta rappresenta una preziosa fonte di sostanze antiossidanti ed anti-infiammatorie, in grado di proteggere dall’insorgenza dei sintomi tipici dell’invecchiamento cerebrale.

L’olio d’oliva, ad esempio, possiede importanti proprietà antiossidanti. Questo ”elemento portante” dell’alimentazione mediterranea contiene infatti abbondanti acidi grassi polinsaturi - principalmente acido oleico - e, a seconda della sua lavorazione, altri micronutrienti come fitosteroli, vitamina E e composti fenolici.
Le noci sono invece gli alimenti a più elevato contenuto di acido alfa-linoleico, un composto dotato di proprietà antiossidanti e potenzialmente attivo sui lipidi plasmatici, in grado quindi di prevenire il danno vascolare e l’infiammazione.
Il vino, infine, è ricco in flavonoidi, una classe di polifenoli dotati di proprietà antiossidanti che potrebbero favorire la performance cognitiva.

Nello studio è stata condotta una valutazione neuropsicologica delle capacità intellettive di soggetti ad elevato rischio cardiovascolare di età compresa tra 50 ed 80 anni, valutandone la relazione con le abitudini alimentari.
I ricercatori hanno inoltre misurato il livello di polifenoli contenuti nelle urine.

Dall’analisi sono emerse alcune associazioni specifiche tra i nutrienti e le capacità intellettive: il consumo di olio d’oliva e noci correlava con la memoria verbale a breve termine mentre l’assunzione regolare di moderate quantità di vino era associato ad una migliore lucidità mentale, come dimostrato dai punteggi del test Mini-Mental State Examination.

Anche la concentrazione di polifenoli nelle urine correlava con il livello di memoria verbale.
Il consumo di questi alimenti e una moderata assunzione di vino possono essere quindi raccomandati per prevenire il lento declino intellettivo nelle persone anziane, specialmente nei soggetti ad elevato rischio cardiovascolare.