Hai presente il curry, quel mix di spezie indiano utilizzato in numerose ricette?
Beh, la curcuma è quella spezia che conferisce al curry la sua tipica colorazione giallo-ocra, utilizzata da millenni come rimedio naturale nella medicina ayurvedica, come cosmetico, colorante e molto altro!

Oggi scopriremo le sue proprietà, gli usi e le controindicazioni
La curcuma è una pianta erbacea perenne, conosciuta anche come zafferano delle Indie.
Il nome scientifico della varietà di curcuma più utilizzata è Curcuma longa e appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, come lo zenzero.
La curcuma, che noi conosciamo come spezia, viene ricavata dalla radice tuberosa (rizoma) di questa pianta, il cui principio attivo è la curcumina, che viene estratta utilizzando un solvente.
Oltre ad essere utilizzata come ingrediente del curry, curcuma è inoltre usata come colorante alimentare atossico, lo si trova facilmente in etichetta con la denominazione E 100, ed è usato per impartire alle preparazioni un colore giallo simile a quello dello zafferano.

Tantissimi sono gli effetti benefici correlati con il consumo abituale di questa spezia, confermati da numerosi studi clinici avviati sugli esseri dal 2008, in cui si è studiato l’effetto della curcumina su varie malattie tra cui il mieloma multiplo, il cancro del pancreas, sindromi mielodisplastiche, il tumore del colon, psoriasi e la malattia di Alzheimer.

Ma quali sono le proprietà della curcuma?
  • Ruolo AntinfiammatorioLa curcumina agisce come spazzino dei radicali liberi (molecole che, se presenti in eccesso, causano una serie di reazioni a catena con effetto negativo sul nostro organismo) e da antiossidante, inibendo la perossidazione lipidica (reazione dovuta appunto ai radicali liberi). Inoltre, la curcumina ripulisce il cervello dal β-amiloide, che è il maggior costituente delle placche amiloidi o senili, caratterizzanti la malattia di Alzheimer (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16988474)
  •  DiabeteDiversi studi hanno evidenziato che il consumo di curcuma potrebbe essere utile nel trattamento del diabete di tipo 2, in quanto sembrerebbe avere un potente effetto ipoglicemizzante.
  •  Fegato & PancreasLa curcuma presenta un’azione digestiva e di sostegno epatico, agendo come disintossicante naturale del fegato.
  •  Protegge il CuoreIl consumo regolare di curcuma aiuta a ridurre il colesterolo cattivo e la pressione arteriosa. Aumenta la circolazione sanguigna prevenendo così la coagulazione del sangue e allontanando così la possibilità di infarto.
  • Effetto AntitumoraleI potenziali effetti antitumorali della curcumina deriverebbero dalla sua capacità di indurre il suicidio (apoptosi) delle cellule tumorali senza causare effetti citotossici sulle cellule sane, blocco della trasformazione delle cellule da normali a tumorali, inibizione dell’invasività e delle metastasi e la soppressione dell’infiammazione.
  • DoloreLa curcumina è un potente antiinfiammatorio, quindi è utile anche in caso di artrite e dolori osteoarticolari se applicata topicamente.
  • DepressioneNumerosi studi dimostrano che la curcumina ha un effetto positivo sulla neurogenesi nell’ippocampo con riduzione di stress, depressione e ansia, in quanto agisce come un vero e proprio antidepressivo, facilitando il superamento di stati nevrotici. Inoltre, la curcumina sembra migliori le funzioni dei neurotrasmettitori serotonina e dopamina che sono gli ormoni del buonumore! (http://link.springer.com/article/10.1007/s00213-008-1300-y)

Come s’inserisce la curcuma nella nostra alimentazione quotidiana?
In modo semplice e graduale, senza aggiungerne quantità spropositate perché andrebbe a modificare troppo il gusto dei vostri piatti.
Sono sufficienti 2-3 cucchiaini al giorno di curcuma in polvere che possiamo aggiungere a un sugo, all’impanatura oppure alla pasta della pizza o della pasta fresca.. insomma, ovunque!
Se invece avete a disposizione la radice fresca potete grattugiarla oppure tagliarla in fettine sottili da aggiungere al soffritto del vostro sugo!

Il problema della curcumina è che presenta una ridotta biodisponibilità, questo significa che il nostro corpo fatica ad assorbirla.
Per aumentare la biodisponibilità della curcumina due sono i consigli:
- Associazione con piperina (il principio attivo del pepe nero). Aumenta la biodisponibilità della curcumina del 150%
- Presenza di grassi, ad esempio l’olio extravergine d’oliva.

Presenta effetti collaterali?
Assolutamente no! La FDA (Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali) ha classificato la curcuma come sostanza sicura.
In gravidanza, allattamento o in presenza di condizioni patologiche è comunque consigliabile il parere di un medico.

Posso acquistare un integratore di curcuma/curcumina?
Certamente, ma l’integratore per funzionare deve contenere almeno il 95% di curcuminoidi e l’estratto deve essere standardizzato.
Se invece state pensando di coltivare voi stessi la curcuma, ecco un’interessantissimo articolo a riguardo Come coltivare la curcuma!