Quattro adulti su dieci (42% della popolazione italiana) sono in sovrappeso, e 2 su 10 per abitudini dietetiche scorrette!
Un italiano su due è già a dieta, ma nove diete su dieci sono ‘last minute’: regimi alimentari aggressivi fin da subito per ottenere risultati immediati, seguiti dal cosiddetto "mantenimento" che risulta sempre difficile, se non impossibile. La primavera è il periodo in cui questo genere di approccio è più diffuso, mentre potrebbe essere proprio l'estate il momento migliore per gestire il mantenimento di una dieta sostenibile, che possa passare indenne l'autunno e l'inverno, e diventare poi un vero stile di vita alimentare costante e bilanciato. La raccomandazione degli esperti è niente ‘fai da te’: se si decide di intraprendere un percorso di dimagrimento occorre affidarsi a specialisti qualificati e a dietisti. Fondamentale, infatti, è l'aiuto degli esperti per comprendere e rimuovere le reali cause dell’aumento del peso, che non sono generalizzabili e uguali per tutti.
Il primo concetto da sfatare è che esistono cibi da abolire in assoluto. Non è vero. Dagli snacks dolci e salati, alle bibite, agli aperitivi e agli happy hours, l’importante è saperli gestire con criterio, controllandone frequenze e quantità, sapendoli inserire in modo corretto nella propria alimentazione e sapendo scegliere alternative altrettanto gradevoli e soddisfacenti.
La pratica più comunemente adottata e conosciuta è quella che prevede due fasi di trattamento: la prima finalizzata al dimagrimento e la seconda al mantenimento. Peccato che spesso succeda che più si perde velocemente peso e più la dieta seguita è lontana dalle proprie abitudini, più è probabile che alla fase del mantenimento non ci si arrivi nemmeno o che, oppure, il mantenimento stesso si configuri così diverso dalle abitudini precedenti alla dieta che, più o meno gradatamente, si ritorna alla solita alimentazione e a riprendere inevitabilmente peso. Gli studi di migliore qualità dimostrano che l’intervento più efficace è quello che aiuta ad adottare comportamenti alimentari e di vita salutari e stabili nel tempo e si basa su strategie di sostegno al cambiamento.

Ecco 10 consigli per un'alimentazione utile e bilanciata:
1. Non saltare mai i pasti, a partire dalla colazione
2. Inserire in ogni pasto una porzione di carboidrati (privilegiando quelli di tipo integrale e  a scarso contenuto in grassi) e una buona  porzione di verdura
3. Negli spuntini (massimo 2 volte al giorno) preferire la frutta 
4. Limitare la frequenza dei formaggi a 2-3 volte a settimana
5. Consumare il pesce almeno 2 volte a settimana
6. Inserire almeno 2-3 volte a settimana, in uno dei pasti principali, piatti unici quali:
    a - zuppa di legumi e cereali accompagnati da un contorno di verdura
    b - insalatona con uovo, prosciutto cotto magro o mozzarella o tonno accompagnata da una porzione di pane
    c - pasta o riso freddo condito con verdure (pomodorini, basilico, piselli, carote, olive, capperi ecc.)
7. Preferire i condimenti vegetali ai primi piatti (pomodoro, zucchine, melanzane, broccoletti, ecc.), limitare i sughi più ricchi.
8. Evitare la somma, nello stesso pasto, di alimenti con uguale funzione nutritiva (es. carne + formaggio, pane + pasta, patate + pane, ecc.)
9. Limitare il consumo di dolci preferibilmente a fine pasto o a colazione, piuttosto che fuori pasto
10. Bere almeno 1,5 - 2 litri di liquidi al giorno (prevalentemente acqua o bevande non zuccherate).