Può il tipo di alimentazione influenzare l’umore? A quanto pare sì!
Secondo uno studio neozelandese dell’Università di Otago, pubblicato sul British Journal of Health Psychology il menù della felicità potrebbe essere una mela a colazione, una bella insalata mista a pranzo, a merenda una banana e un po’ di broccoli a cena.
L’indagine si basa sui dati riguardanti 281 persone intorno ai vent’anni ai quali, per tre settimane, è stato chiesto di riferire giornalmente le proprie abitudini alimentari e di definire il proprio stato d’animo, scegliendo tra nove aggettivi positivi e nove negativi. Incrociando i dati i ricercatori hanno constatato che quando erano presenti frutta e verdura nella dieta c’erano maggiori probabilità che la giornata fosse vissuta in modo più positivo e propositivo.
Dunque, mangiare più frutta e verdura avrebbe un quotidiano effetto positivo sull’umore.
Inoltre, gli acidi grassi omega 3, contenuti principalmente in pesce e noci, aiuterebbero ad esempio a tener lontana la depressione e chi aderisce alla dieta mediterranea sembrerebbe avere meno probabilità di altri di andare incontro a deperimento cognitivo con l’età. 
Ma se l’ipotesi fosse confermata, per essere più felici quanto bisognerebbe mangiare di questi preziosi cibi?
Gli esperti affermano che le cinque porzioni giornaliere, raccomandate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, non bastano, ne occorrerebbero circa sette o otto, intendendo per porzione mezzo piatto di verdura o mezza tazza di frutta, circa 80 grammi.
L’ennesima ragione per consumare frutta e verdura al posto di altri cibi pericolosi per la salute.
(Corriere.it)